6\Maria, donna dei nostri giorni

Festa della mamma e mese di Maria, 11 maggio 2014: non poteva mancare una riflessione sulla Madonna, nostra amica, la madre che tutti vorremmo avere, senza i difetttucci che anche le nostre belle mamme hanno!

E quale modalità più azzeccata per carpire i tratti carattiristici di Maria se non quella di guardare alla sua carta d’identità? Bhé forse a quei tempi anche se c’erano i censimenti, una carta d’identità non c’era!

Allora ci siamo messi all’opera e l’abbiamo creata noi!

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Ragazzi!! Come vedete Maria?

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Bassa (1,58m), ha un’aureola per segno paticolare, è cittadina di Palestina e del Regno dei Cieli, risiede a Nazaret in via Celeste 3!

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Maria donna dei nostri giorni, Maria donna di frontiera tra l’Antico e il Nuovo testamento e tra la Palestina e l’Egitto, Maria donna accogliente della Parola di Dio, Maria donna feriale, donna di casa e mamma a tempo pieno, a cui un giorno pure si sono fatti i capelli bianchi, piena di sollecitudini familiari e di lavoro. Sono state queste le riflessioni che abbiamo fatto sulla persona di Maria, leggendo “Maria donna feriale”, uno dei 31 testi che don Tonino Bello, vescovo di Molfetta (BA), preparò per la sua diocesi poco prima di lasciare questa vita nel 1993, per meditare su Maria in ogni giorno del mese di maggio e che potete comodamente gusare in internet da casa: http://www.atma-o-jibon.org/italiano6/tonino_bello_maria2.htm.

E’ da questi racconti che poi è nato il canto “Ave Maria, ora pro nobis” che, aiutati dalla chitarra di Uppia, abbiamo cantato ad inizio incontro!

Che dire? L’entusiasmo e la compitezza dei ragazzi sono bastati a renderci soddisfatti.

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5\Ricevete lo Spirito Santo…

L’incontro è iniziato con un video: http://www.youtube.com/watch?v=qgkeyXNGAiM.

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Un piccolo richiamo alla nostra Cresima e al primo dono che hanno ricevuto i credenti: lo Spirito Santo, la forza che fa diventare missionari i primi Cristiani e li spinge ad annunciare dappertutto il kerigma (buona novella).

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Finanche in Samaria, quella regione della Palestina che non aveva buoni rapporti con i Giudei e gli osservanti della religione ufficiale. E’ lì che gli abitanti non sanno cosa significa essere battezzati in Spirito Santo eppure, aprendosi grazie a Filippo alla parola di dio, ricevono anch’essi lo Spirito Santo.

 

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Lo Spirito è uno, ma i doni sono molti. Oltre i 7 doni che abbiamo già imparato, per doni molteplici si intendono le tante forme con cui lo Spirito Santo si manifesta e agisce, i carismi. E’ quello che abbiam letto nella lettera di S. Paolo ai Corinzi.

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In conclusione, per ricordare i frutti dello Spirito Santo, abbiamo appeso ad un albero disegnato su u cartellone i frutti dello Spirito Santo: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé (Gal 5,22-23).

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4\Cristo è risorto, alleluia!

Rieccoci finalmente dopo la Pasqua, e… numerosi!!!

Peccato perché non ci siam sparati una bella foto panoramica e perché la Pasqua – ha detto qualcuno – è passata ma con un po’ di noia! Speriamo di proporvi per le prossime feste qualcosa che scacci questa noia!

Resurrezione è stato il tema dell’incontro!

Anche se credevamo non fosse a tutti chiaro che la Resurrezione è l’evento che attesta la soprannaturalità dell’opera di Gesù Cristo i nostri ragazzi non si sono fatti sviare dalle provocazioni che abbiamo letto…

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In particolare l’ultima, in cui si dice che i due scettici devono deporre le armi di fronte a Cristo crocifisso.
“E a noi cosa interessa di quello che si credeva nella altre religioni al tempo di Gesù?” ha risposto Luca G.
“Gesù è risorto perché un domani risorgiamo anche noi…” ha detto Arianna.

Anche in internet con sorpresa abbiamo faticato molto per trovare queste affermazioni contrare alla fede cattolica!

Ma al di là del fatto in sé, il cuore del messaggio che volevamo trasmettere, attraverso la lettura del racconto dei discepoli di Emmaus (Luca 24, 13-35), è che Gesù risorto cammina sempre accanto a noi, senza stancarsi, anche quando talvolta la facciamo proprio grossa, ma spesso anche a noi può capitare di non riconoscerlo. Luca dice solo il nome di uno dei due apostoli, Cleopa. L’altro rimane ignoto e possiamo ben pensare che ognuno di noi sia al suo posto!

E mentre cammina a accanto a noi, Gesù ci svela cose tanto importanti per la nostra vita che il nostro cuore può non contenere, così che si sente bruciare, eccitato. Poi magari ci si rivela al momento opportuno e meno prevedibile, così che anche a noi potrà capitare di dire: era Gesù che mi parlava in quella situazione, era Gesù presente in quel momento! Proprio quando viviamo un’esperienza particolarmente profonda, coinvolgente, chiediamoci se non è proprio Gesù che è accanto a noi a donarci quanto di buono e di bello sentiamo!

Alcune domande…

Come mai Gesù non è riconosciuto dai discepoli in cammino verso Emmaus? Qualcuno ha detto: era un fatto troppo incredibile. Vero, ma si può aggiungere: Gesù risorge con il “corpo glorioso”, un “nuovo” corpo che non è necessariamente come quello terreno, anche se quando appare ai discepoli porta ancora i segni dei chiodi nelle mani e nei piedi.
Così sarà anche per noi, che un giorno risorgeremo in anima e corpo, come recitiamo nel “Credo”: credo la resurrezione della carne. Avremo un nuovo corpo, non sappiamo come. E nulla di quello che avremo vissuto nella nostra vita andrà perduto.

Come immaginate la vita sotto i “cieli nuovi” e sulla “terra nuova” di cui parla l’Apocalisse? Luca D. ha detto: “Senza male!”. Vero, e abbiamo precisato che in sostanza si tratta di una vita felice! Altro non sappiamo dirlo perché non possiamo parlare di una vita che ha caratteristiche che non conosciamo.

Cosa sarebbe successo se Gesù non fosse risorto? Senza il Risorto non ci sarebbe stato il recupero del Gesù terreno, che si sarebbe ricordato tutt’al più come uno dei maestri della tradizione ebraica. Diceva s. Paolo ai Corinzi, “se Cristo non è risuscitato, è vana anche la vostra fede”.

3\Verso la Pasqua…

Domenica 30 marzo, ultimo incontro ufficiale prima di Pasqua, appunto parliamo di Pasqua!

“Cos’è la Pasqua?”, hanno chiesto gli educatori. Silenzio! Panico!

“Com’è possibile? Non sappiamo cos’è la Pasqua?” hanno risposto gli stessi educatori.

Così parrebbe. Allora abbiamo fatto bene a parlarne!

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Abbiamo visto che Pasqua significa “passaggio”. Per gli ebrei, fu il passaggio attraverso il mar Rosso, la liberazione dalla schiavità del faraone.

Per noi cristiani, è il passaggio dalla morte alla vita, che porta Gesù quando muore in croce. Anche per noi una liberazione, un passaggio, dal peccato alla vita in Cristo!

Ma per noi ragazzi nel 2000 e oltre, nell’era degli iPhone e in cui alla fine non sembra mancarci nulla, che senso ha parlare di questo “passaggio”? Anche nella nostra vita deve avvenire un passaggio dal peccato alla vita di grazia. Possiamo fare della Pasqua un’occasione di conversione! E’ in qesto che ci è stato proposto di impegnarci!

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Come vedete dal cartellone abbiamo parlato anche dellla data della Pasqua. Come si stabilice? Qualcuno già sapeva che la Pasqua cade la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera.

Ma siccome un altro messaggio della Pasqua è l’offerta di Gesù sulla croce, ci siamo soffermati anche a riflettere su alcuni peronaggi che hanno offerto la loro vita in sacrifico: Oscar Arnulfo Romero, vescovo di El Salvador; Padre Pio, che ha portato impresse le stimmate, segni della passione di Gesù , per 50 anni; Asia Bibi, una donna cattolica pakistana ingiustamente accusata di bestemmia contro Maometto; San Giuseppe Moscati, medico campano che nell’ammalato vedeva Cristo sofferente e come tale ha offerto anche gratuitamente la sua professionalità per la salute di tante persone povere.

Che possiamo vivere questa Pasqua in modo intenso!!

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2\Ritiro di Quaresima. Tema: il sacrifico

Finalmente un’esperienza un po’ più ad ampio respiro!

24 ore insieme – sabato 22 e domenica 23 marzo – per prepararci alla grade festa della Paqua.

Eravamo in 18:  Michele, Simone, Arianna, Lucia, Laura, Alessio, Eleonora,  Luca Degan, Luigi, Filippo Cavazzuti , Joseph,  Andrea Munari, Alessandra Moltedo, Chiara, Alessandra Insalaco e Mattia con gli animatori Annalisa e Giuseppe.
Dopo la caccia al tesoro, abbiamo riflettuto su cos’è il sacrificio: “amore” ha detto pù di qualcuno, perché per amare davvero ci si sacrifica anche.

Dopo, tutti a cena! Una cena davvero abbondante, come anche le foto possono mostrare, a cui hanno provveduto con tanta generosità le mamme dei ragazzi!

La cena condivisa

La cena condivisa

La cena condivisa

La cena condivisa

Dopo qualche minuto di ricreazione, vai con le “Cronache di Narnia. Il leone, la strega, l’armadio” che però ha lasciato un po’ a desiderare: è evidente quando i ragazzi sono interessati e quando no! Come invece lo erano nei 10 minuti di “Preghiera della buonanotte”.

Così in silenzio (o quasi!) siamo arrivati al quarto piano, in Comunità Proposta, dove abbiamo svolto i sacchi a pelo e dopo più di

 

Buonanotte!

Sogni tranquilli...

Sonnecchiando un po'...

un’ora di bacccano, durante la quale don Massimo è rimasto attento a vigilare su tutta la compagnia, il silenzio ha regnato sovrano sino alle sei quando, asssieme alle prime luci dell’alba è stato vinto dalle prime voci dei fanciulli che entusiasti iniziavano un nuovo giorno. Purtroppo la pioggia ha messo un po’ di timore nel cuore di qualcuno: come arriveremo a S. Luca? Sotto i portici.

Ci siamo bagnati un po’ per andare da Cuppi a fare colazione.

 

Ritorno da Cuppi

Alle 9.30 come tutte le domeniche (ma che gioia essere davvero tanti!!) eravamo a messa.

Dalle vetrate del Santuario del Sacro Cuore, durante la celebrazione, il sole prepotente iniziava ad entrare colorato: il timore della pioggia in fuga!

Partiamo a piedi verso via Irnerio e tutti insieme ci buttiamo nel 20 verso il Meloncello. La salita non ci pesa, a parte un po’ di fatica nel mantenere un certo raccoglimento per fare qualche riflessione: siamo in ritiro!

In cammino!

Abbiamo parlato di Gesù, di Padre Pino Puglisi e di Santa Gianna Beretta Molla: personaggi che nel corso della storia hanno offerto nel sacrificio la propria vita.

Al termine della salita possiamo rinfranarci con del buon cibo.

Il ritiro vero e proprio finisce con la preghiera nella Basilica di s. Luca, dove don Massimo ha letto un raccontino sulla croce e ci ha fatto recitare le “tre Ave Maria”, ma in oratorio viene consegnato ad ognuno un ricordino, un sasso con la scritta “Nulla si ottiene senza sacrificio!”.

Da Cuppi!

Alla fine, a caldo, abbiamo visto l’entrusiasmo di chi ha chiesto quando avremmo dormito un’altra notte fuori o alla domanda “Vi è piaciuto?” ha risposto: “Altrimenti non saremmo qui!”.

Certo, si tratta della prima esperienza, da cui trarre tesoro per altre future – speriamo – occasioni in cui ci conoscendoci meglio, e così potremo migliorare anche sia l’aspetto logistico che quello spirituale.

Cheese!

 

 

1\Ritornati nel blog!

Benvenute/i a tutte/i, neocresimate/i nel Gruppo Medie!!!

Con questo blog ci rendiamo visibili anche in rete, dai nostri genitori ed amici, non perdiamo né traccia della nostra vita di gruppo che possiamo continuare anche virtualmente on line né del nostro cammino di fede.

Come primo post del nuovo anno, pubblichiamo qualche foto spot della prima parte del cammino percorso assieme!

ImmagineOttobre 2013

ImmagineIl gioco della responsabilità: chi non ha il foulard sugli occhi è responsabile di un compagno bendato e lo deve accompaganre a destinazione (marzo 2014)

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Marzo 2014: uno degli incontri del gruppo medie (tema “La fede”).

Ecco i prossimi candidati all’Oscar!

Con immenso piacere

ecco a voi …

I VIDEO REALIZZATI
PER NAVILE’S GOT TALENT!!!

LET’S DANCE

12

MOZAMBO

PIRATI

Eccì

JOHN ARMANDO

BACKSTAGE

i FRUTTI DELLO SPIRITO SANTO parte 2

Oggi a gruppo abbiamo completato il percorso sui frutti dello spirito santo:

Fedeltà

Bontà

Mansuetudine

Dominio di sè

Abbiamo scoperto che cosa significano:

Bontà = agire bene (può essere faticoso, ma lo Spirito ci viene in aiuto)
Fedeltà = “Su di me si può contare”: mantenere le promesse, essere responsabili e fedeli nelle scelte
Mansuetudine = “abituarsi alla mano” ossia “lasciarsi accarezzare”, essere docili e non orgogliosi, accettare di essere aiutati da amici, genitori, educatori, insegnanti, sacerdoti, etc.
Dominio di sè = Auto controllo dei propri istinti, controllo del linguaggio, dell’appetito, degli impulsi sessuali, dormire il necessario (nè troppo nè troppo poco)

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Ma ora ecco come i ragazzi del gruppo medie hanno interpretato i frutti dello Spirito di cui abbiamo appena parlato.

Lasciate un commento per scegliere il migliore!!! 🙂

Gruppo 1

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Gruppo 2

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Gruppo 3

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La Cresima porta molto frutto, anzi … MOLTI FRUTTI!

Domenica 4 Maggio abbiamo iniziato a parlare i Frutti dello Spirito Santo.
Oggi ci siamo soffermati soprattutto su: Amore, Gioia, Pace, Pazienza e Benevolenza.

Ci siamo divisi in 5 gruppi, ad ogni gruppo è stato affidato un frutto e dovevamo trovare un’immagine di rivista/giornale che secondo noi rappresentasse quel frutto e spiegare poi agli altri il perché.
Poi abbiamo condiviso insieme le nostre idee e messe su un cartellone.

La prossima domenica faremo gli altri 4 frutti: Bontà, Dominio di sé, Fedeltà, Mansuetudine.

 Ragazzi stavolta tocca a voi: portate delle immagini di giornale, riviste…che secondo voi rappresentano meglio questi 4 frutti.

CRISTIANI PATENTATI!

Oggi a gruppo abbiamo accolto i nuovi amici di prima media nel primo incontro vero e proprio.

Abbiamo parlato della CRESIMA come la PATENTE del cristiano.
Infatti la CRESIMA è il sacramento che ci permette di “guidare” da soli la nostra vita di fede.

Come tutti sanno per prendere la patente occorre:
1) L’esame della vista
2) La prova di teoria
3) La prova pratica

Maschi contro femmine abbiamo diviso il gioco in tre manches:

1) Riconoscere simboli/personaggi cristiani e non cristiani (vinta dai maschi, persa più che altro dalle mani di Ester)
2) Quiz sul Vangelo e i sacramenti (vinta dalle femmine, persa più che altro dalle mani di Valeria)
3) Scrivere 10 cose che un buon cristiano deve fare (vinta dalle femmine su voto della giuria degli animatori)

Siamo partiti da questo paragone perchè così come ci sono persone che hanno la patente ma non guidano la macchina, allo stesso modo ci sono cristiani che hanno ricevuto la cresima ma non vivono il Vangelo. Ma allora perchè hanno perso tempo e fatica a prendere la patente se poi non usano la macchina? Se uno ha preso la patente, significa che ha voglia di guidare, e la stessa cosa vale per la Cresima: chi ha ricevuto il sacramento della Confermazione decide di accendere il motore e cominciare a viaggiare.

Certo, per guidare bene sono importanti tante cose: tenere gli occhi aperti, reggere il volante, sapere usare il freno e l’acceleratore, usare il cambio, conoscere la segnaletica stradale, fare benzina, …

Anche per vivere da cristiani sono tante le cose da fare, come avete scritto nella terza manche: andare a messa, pregare, amare il prossimo, testimoniare il Vangelo, essere attenti alle esigenze degli altri, camminare assieme a una comunità, confessarsi, ricevere la comunione, eccetera…

E tutte queste cose sono necessarie, e nessuna è più importante di un’altra, così come anche se si conosce perfettamente il significato di tutti i cartelli stradali non si può guidare senza tenere il volante, oppure non si può andare in autostrada lasciando sempre la prima marcia inserita perchè non si sa usare il cambio. Nessuno di noi penserebbe bene di un cristiano che andasse a messa tutte le domeniche ma sparlasse di tutti quelli che conosce… e nessuno di noi definirebbe un bravo cattolico chi conosce a memoria tutti i Vangeli ma non muove mai un dito per aiutare gli altri.

Certo, all’inizio è difficile, serve PRATICA, e il gruppo medie serve proprio a questo, diventare insieme sempre più PRATICI di come si vive da cristiani, assieme a Gesù, sulla scia di don Bosco.

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CI VEDIAMO DOMENICA PROSSIMA,
RICORDATEVI DI PORTARE UNA FOTOTESSERAcosì potrete avere la vostra
“PATENTE DEL CRISTIANO”!

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